La potabilizzazione dell’acqua piovana: ecco come funziona

Pubblicato il : - Categorie : Blog

È possibile ottenere la potabilizzazione dell’acqua piovana? È una domanda che forse ti sarà venuta in mente qualche volta vedendo questa preziosa risorsa cadere dal cielo e pensando alle esigenze di risparmio idrico.

Abbiamo già parlato molte volte di come le cisterne morbide possano rivelarsi essenziali per il recupero e lo stoccaggio di acqua piovana da utilizzare per l’irrigazione di campi e colture, per gli impieghi in ambito edile o per l’abbeveramento degli animali, o su come i serbatoi flessibili possano, dopo adeguato trattamento, trasformarsi in preziosi alleati anche per la conservazione di acqua già potabile.

Qui vogliamo invece soffermarci sul tema della depurazione dell’acqua piovana e sulla possibilità di sfruttare l’oro blu che cade dal cielo per le necessità idriche delle persone.

Vediamo quindi se è possibile depurare l’acqua che cade dal cielo e come fare.

Perché bisogna disinfettare l’acqua piovana

Bere l’acqua della pioggia è possibile, ma solo in casi di estrema e urgente necessità. In generale è sempre consigliato ricorrere a un processo di depurazione dell’acqua piovana prima di destinarla all’idratazione personale o a scopi che ne richiedano la potabilità, per diversi motivi:

  • INQUINAMENTO: prima di arrivare a terra, l’acqua rilasciata dalle nuvole attraversa un’atmosfera che, a seconda delle zone, può essere anche molto inquinata e si carica di tutte le sostanze tossiche in sospensione nell’aria,

 

  • QUALITÀ DELL’ACQUA: l’acqua piovana è priva di calcare e sali minerali. Questo la rende particolarmente adatta per gli usi domestici (manutenzione di elettrodomestici, lavaggio di piatti e stoviglie o pavimenti, irrigazione di orti e giardini) o industriali ma non per il consumo individuale proprio perché non apporta i nutrimenti necessari all’organismo umano,

 

  • ACIDITÀ: il PH dell’acqua piovana è leggermente acido (all’incirca 5,6) ma le emissioni industriali possono aumentare questo valore e portarlo fino a quantità comprese tra 4 e 4,6. Bere acqua così acida non è certo salubre e sarebbe meglio evitarne il consumo.

Bisogna quindi rinunciare a sfruttare questa risorsa che cade dal cielo o è possibile, ricorrere a un processo di potabilizzazione dell’acqua piovana?

Depurazione dell’acqua piovana: tutti i sistemi per recuperare l’oro blu

Come sottolineato, l’acqua della pioggia non è mai microbiologicamente pura, perciò, se desideri destinarla a usi potabili è necessario depurarla da elementi patogeni, batteri, virus, metalli pesanti e da tutte le sostanze che la contaminano.

Il modo più semplice per disinfettare l’acqua piovana è la bollitura. Portare l’acqua a una temperatura di 100° C e lasciarla bollire per circa 10 minuti ucciderà i germi e i batteri presenti.

Una volta purificata l’acqua dovrà esser fatta passare tramite appositi sistemi di filtraggio avendo cura di lasciarla prima decantare per almeno 12 ore lontano da agenti contaminanti. Si tratta di un sistema che può essere applicato a piccole quantità d’acqua di tanto in tanto, ma non rappresenta certo una soluzione sistematica e definitiva.

Se invece vuoi depurare l’acqua piovana per renderne potabili grandi volumi puoi ricorrere a sistemi e impianti filtrati più strutturati:

  • FILTRAZIONE A CERAMICA: La microporosità di questo materiale è in grado di depurare l’acqua da elementi patogeni come la salmonella, dai sedimenti e dalle impurità di cui si è caricata nella sua caduta verso il suolo,
  • DEPURAZIONE A RAGGI UV: la disinfezione tramite radiazioni ultravioletti è particolarmente efficace per rimuovere batteri e virus e non richiede l’aggiunta di sostanze chimiche,
  • DEPURAZIONE CON IL CLORO: è uno dei sistemi di filtrazione e depurazione dell’acqua piovana più utilizzati, e ne verifichiamo l’efficacia ogni volta che ci immergiamo in una piscina, tranquilli del fatto che quell’acqua potrà essere ingerita senza timori.

L’importanza delle cisterne morbide nella depurazione dell’acqua piovana

A monte del processo di depurazione, qualunque sia il sistema che sceglierai di utilizzare, ci sono alcuni accorgimenti che è importante adottare per minimizzare l’inquinamento dell’acqua da disinfettare e far sì che il lavoro di potabilizzazione dia risultati ottimale.

  • Innanzitutto, accertati che il serbatoio o la cisterna in cui scegli di raccogliere e immagazzinare la pioggia da depurare sia pulito e sia stato trattato per questo specifico uso.

 

Le cisterne morbide di Eco Tank, ad esempio, sono fabbricate con poliestere di origine europea ad alta tenacità, appositamente trattato per resistere alle radiazioni UV, alla formazione di alghe o funghi e alle condizioni ambientali più estreme. Si tratta di prodotti di grande qualità tecnica, pensati per resistere a temperature comprese tra i -30° C e i + 70° C, per cui possono essere posizionate all’aperto tutto l’anno senza bisogno di particolari strutture di protezione. E questi sono solo alcuni dei vantaggi che le rendono un prodotto d’eccezione.

 

  • Lascia piovere per qualche ora prima di cominciare a stoccare l’acqua, perché la prima pioggia che cade si carica di tutti i contaminanti che incontra sulla propria strada verso il terreno ed è quindi la più sporca.
  • Se decidi di convogliare l’acqua nella cisterna tramite un sistema di tubature e grondaie assicurati che non si tratti dei vecchi modelli costruiti in amianto perché questo materiale è fortemente nocivo.

Le cisterne morbide sono un aiuto essenziale perché possono essere utilizzate in diversi momenti del processo di filtrazione:

  1. Raccolta dell’acqua piovana: è possibile convogliare inizialmente l’acqua piovana in una cisterna e destinarla in un secondo momento al processo di filtrazione.
  2. Decantazione dell’acqua depurata: come abbiamo segnalato, se decidi di far bollire l’acqua è poi necessario filtrarla ma prima di passare a questa fase è importante lasciarla decantare per diverse ore (almeno 12). A questo scopo può essere destinata un’apposita cisterna.
  3. Stoccaggio dell’acqua depurata. Una volta disinfettata e filtrata, l’acqua piovana può essere conservata in una cisterna dedicata dalla quale potrai attingere ogni volta che ne avrai bisogno.

Perché scegliere le cisterne morbide di Eco Tank per depurare l’acqua piovana

Eco Tank progetta e produce serbatoi flessibili da molti anni ed è una delle aziende più all’avanguardia per quel che riguarda la progettazione tecnica e la spinta innovativa di prodotti altamente performanti.

La grande esperienza acquisita in tutti questi anni ci ha permesso di sviluppare un’ampia gamma di prodotti e servizi capaci di rispondere alle richieste più esigenti e trovare soluzione alle situazioni più problematiche.

Acquistare una cisterna morbida Eco Tank significa poter contare sulla qualità di materiali d’eccellenza, certificati secondo la normativa Reach, e su un servizio capace di targettizzare l’offerta in base alle esigenze richieste. Oltre ai formati standard delle cisterne, infatti è possibile richiedere all’ufficio tecnico la progettazione di prodotti su misura anche per quanto riguarda le valvole e la raccorderia in dotazione.

Le cisterne morbide sono estremamente versatili e pratiche perché possono essere comodamente piegate, trasportate e riposte e il loro utilizzo non richiede nessun tipo di licenza o permesso edilizio.

Contattaci per scoprire tutti i vantaggi e la qualità delle nostre cisterne per la potabilizzazione dell’acqua piovana e chiedici un preventivo.


Vuoi un preventivo personalizzato?

Contattaci!